Le immagini per la stampa si dividono in due gruppi: le immagini a tratto e le immagini a mezza tinta.

Le immagini al tratto e le immagini a mezzatinta

Le immagini per la stampa al tratto sono formate da segni a contrasti netti mentre le immagini a mezza tinta comprendono tutte le tonalità intermedie.

Le foto a mezza tinta sono quelle con tutti i toni di grigi per le immagini in bianco e nero e tutte le tonalità e le diverse gradazioni di colore per le immagini a colori.

Per ottenere il file di queste immagini ovviamente occorre prima digitalizzarle usando per esempio uno scanner o magari scattarla direttamente con una macchina fotografica digitale.

In un’immagine in bianco e nero sono sufficienti 256 livelli di grigio. In questa scala ovviamente il primo tono è il bianco e l’ultimo è ovviamente il nero.

Quello che resta sono 254 gradazioni di grigio. Invece per un’immagine a colori occorrono almeno sedicimilioni di colori.

Zoom immagine retinata

Per ottenere questi risultati si può passare alla scomposizione di tanti micropunti ed ecco che entra in scena il famoso retino. Attraverso un retino si possono riprodurre tutte le variazioni di grigio.

I due retini usati per la scomposizione di immagini in bianco e nero sono a “Modulazione di ampiezza” e a “Modulazione di frequenza”.

La modulazione di ampiezza e la modulazione di frequenza

Fino a qualche tempo fa veniva usato il retino a “Modulazione di ampiezza“.

I retini a modulazione di ampiezza non sono altro che dei punti posti in posizione perpendicalore fra di loro e questi punti venivano modulati a secondo della loro ampiezza.

Cioè il nero e il bianco delle immagini veniva regolato in base alla dimensione dei punti.

Quindi i punti più grossi definivano le zone più scure e i punti più piccoli le zone più chiare.

Oggi invece con l’avvento del digitale viene utilizzato un retino a modulazione di frequenza dove invece i punti rimangono della stessa dimensione ma si diradano nei punti più chiari.

Quindi ci saranno meno punti nelle zone più chiare e ovviamente più punti neri nelle zone più scure.

C’è da dire inoltre che per la stampa di tipo offset, tipografiche, serigrafiche e di altro genere servono degli impianti per arrivare alla stampa

Per la stampa digitale invece non serve nessun tipo di impianto.

Per quanto riguarda la tiratura ovviamente con le stampe tipografiche si possono ottenere più copie con costi più bassi mentre per le stampe digitali i costi saranno più alti con decisamente meno copie.


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