IVAN CHERMAYEFF GRAFICO RUSSO
Designer Ivan Chermayeff artista del ventesimo secolo.
Ivan Chermayeff, nato a Londra da genitori russi, si formò negli USA (laureato alla Yale University) e visse e lavorò a New York.
Era uno dei massimi esponenti della cultura visiva americana: non si occupava solo di design grafico e di pubblicità, ma anche di allestimenti di mostre e di collezioni d’arte. Era curatore del Museum of Modern Art di New York.
Nato 06/06/1932 (Londra, Regno Unito) Morto 03/12/2017 (Manhattan, New York, Stati Uniti)
Per la sua attività ottenne importanti riconoscimenti come la medaglia dell’American Institute of Architects e la Yale Arts Madal.
L’ampio raggio della sua formazione artistica si rivela in pieno nei manifesti qui riprodotti, che Chermayeff creò negli anni ’80 per manifestazioni culturali e artistiche sponsorizzate dalla Mobil, una delle maggiori società petrolifere dell’epoca.
Essi hanno una comune caratteristica: sono tutti espressione di una ricerca simile a quella che negli anni ’30 e ’40 distinse le opere di Marcello Nizzoli, Bruno Munari ed Enrico Ciuti e, negli anni ’50, quelle di Pino Tovaglia e Albe Stainer.
Questi maestri della grafica si ispirarono alla pittura di Henri Matisse e, in misura minima, di Hans Arp, i cui quadri tendono a una sorta di stilizzazione “segnaletica”.
Rivisitando in chiave moderna i due grandi artisti, Chermayeff ha creato nei manifesti estremamente stilizzati, caratterizzati solo da alcuni elementi essenziali (la luna, uno sparato, un numero) e da colori vivacemente contrastanti.
Osservate il manifesto di Minstrel Man; anche senza aver letto il testo si può intuire il tipo di evento che esso annuncia:
Qui Ivan Chermayeff posiziona le mani inguantate di bianco e fissate in un movimento di danza sullo sfondo nero che suggerisce l’effetto di un palcoscenico a luci spente sul quale si muove un cantante o un ballerino magari di colore, e ci ricorda un po’ i musical anni ’20 e ’30.
Il manifesto del Giardino botanico di New York invece richiama più da vicino lo stile di Matisse, proponendo forme di foglie e fiori inventate, per invitare l’osservatore a entrare, attraverso l’interpretazione fantastica dell’artista, in un giardino di sogno.